Le persone muoiono, e ucciderle è più facile di quanto si possa pensare. Ma morire non è davvero la fine: è solo un passaggio di torcia. I sogni non li puoi ferire con la spada, né colpire con sassi e bastoni, e tentare di estinguerli non è altro che uno spreco di forze. È un fuoco che arde nelle profondità di una foresta, che ti accorgi star bruciando soltanto quando è troppo tardi. La corda è consunta e sbiadita, ruvida in gran parte e sfilacciata, e nonostante tutto questo è ancora salda. Non importa quanto tempo sia trascorso o quanto abbiano sofferto i suoi precedente possessori, essa ha resistito e resistendo ha guadagnato un significato: si può sempre sopravvivere, con un pizzico di volontà e di speranza. Indossarla dà forza, la forza di cui uno ha bisogno per affrontare futuro e nemici a testa alta. Continua a combattere, arriveranno giorni migliori.
[Scala su Atletica] [Attacca su Tempra]
[Arma superiore: +1 Atletica] [Versatile II: Riflessi, Volontà]
[4 punti artefatto]Per la corda un'anziana donna ha fatto passare un ciondolo, che lei stessa ha realizzato incidendo del legno bianco e morbido e su cui ha disegnato con sottili linee di inchiostro un albero, i suoi rami e le sue radici. È per ricordare il luogo dove tutto è cominciato, le persone che si sono incontrate e le strade che sono state intraprese nel corso della vita. Chiunque lo stringe avverte una sensazione di nostalgia, anche se ha avuto un passato triste o difficile - o lo ha dimenticato o non lo ha proprio avuto: è dolce e triste al tempo stesso. Facendo forza su tale sentimento, persino le ferite possono magicamente guarire.
[Arma curatrice II: quando attivamente impiegata in un'azione base, l'arma può effettuare in alternativa alla sua regolare azione base un'azione di cura che avrà effetto pari al danno normalmente arrecato]
[Nascosto: la collana e il ciondolo (trattasi di unico artefatto) sono legati al possessore, che le terrà sempre al fianco]
[3 punti artefatto]