Letitbleed

Posts written by Neéro

  1. .
    CITAZIONE (Tied @ 6/5/2024, 17:32) 
    ars goetia ~ il giusto profilo
    #4. cosa nasconde

    Resti là piantato fino a che la nuova arma del Culto non ti precede, quindi ti incammini come parte naturale del suo seguito: una gerachia a cui i suoi uomini sono abituati, e che credi non lo indispettirà. Gli sei forse a un metro e mezzo, forse due pieni, mentre il resto del suo esercito comincia a mobilitarsi come da suoi ordini, infilandosi in ogni anfratto del forte. Non è un'idea del tutto malsana, la sua: alle volte, il Culto creava più di un unico accesso al genere di stanza che tu hai aperto. Non sei troppo convinto che sia questo il caso, è vero. Però preferisci lo stesso tenere per te questi dubbi.
    Che puntualità.
    Osservi, quando ciò che avevi predetto si manifesta proprio davanti a voi ad un angolo obbligato. Sono una coppia di sgherri - non ti riesce proprio di definirli diversamente, perché non hanno nulla della nobilità di un soldato. Abiti lerci, passo incerto. Poi occhi spiritati, ma questa è colpa tua, nonché un'inaccortezza che a breve ve li faceva capitolare addosso. Non avete bisogno di sapere cosa hanno da dire: hai già riferito tutto ciò che serve, quindi sventoli una mano per fermarli e congedarli, e in breve li sorpassi. Sembrano entrambi piuttosto felici di farsi da parte.
    Dovrete abituarvici.
    Dici, in modo quasi assente mentre prosegui nella direzione dettata dalla corsa frenetica dei due.
    Il grosso di queste fortezze sono costruite attorno ad un... altare. O qualcosa che ci s'avvicina, almeno nell'intento. Rimasugli di vecchi Culti, antecedenti se non proprio la nostra Divinità, almeno la nostra Chiesa.
    Butti un occhio al tuo interlocutore, ma solo per sincerarti con un'occhiata severissima se sta già sbadigliando oppure no, come se la sua salvezza potesse dipendere da ciò che dici. Per carità, informazioni preziosissime, ma più ad un gruppo di teologi che non ad un assassino tombarolo esperto in guerriglia e altre cento cose che hanno a che vedere con cosa fa il "boom" più forte e più distruttivo. Imperterrito, continui, ma abbassi il tono di almeno una tacca.
    Quando non è per onorare una sciocca divinità antica, è per un cazzo di demone. Quando non è per un cazzo di demone, è per chissà quale forza sconosciuta. In ogni caso, c'è sempre magia dietro. Alcuni di questi sono perfettamente innocui, così vecchi da aver dimenticato la funzione per cui erano stati costruiti. Altri... beh. Dovrete farci il callo, comunque.
    Questa volta ti volti verso Rose con metà busto e oltre.
    O prima o poi qualcuno dei tuoi finirà divorato da queste pratiche molto comuni.
    Sogghigni innocente come un bambino all'inopportuna scelta di parole, proprio quando comincia a soffiare verso di voi un vento sinistro, che capite immediatamente non provenire da una qualche finestra aperta dai nuovi o dai vecchi inquilini del castello.
    Cerchiamo di andare preparati.
    Il suggerimento non è rivolto solo alla tua non-così-dolce compagnia, ma anche a me, motivo per il quale cominciano a ronzarti attorno spire oscure quanto la notte e caotiche quanto le profondità dei più insondabili abissi. Spire che sembrano ignorare le nuove correnti, come se rispondessero ad altre regole, altre leggi. E così, dalla famosa sala del tesoro, non appena si fosse sporto appena, Rose avrebbe visto un tipo di porta molto diversa da quelle a cui è evidentemente abituato. Questa è piuttosto uno specchio ovale che dà su un incubo. Un luogo animato da lampi neri e venti come di un altro mondo e che così, d'istinto, chiunque direbbe farebbero bene a non appartenergli mai.
    La chiamiamo Dimensione Spettrale.
    Che nome confortante, nevvero? Qualcuno al Culto deve proprio avere una passione per il drammatico. Quanto a te, il vento qui è così forte che devi praticamente urlare perché Rose ti senta, ed anche qualunque passo in direzione del portale sembra inutile. Poi dici qualcosa di incomprensibile e cominci a contare.
    Tre, due...
    Ma il conto alla rovescia non finisce qui. Almeno, non nel nostro mondo.

    Ciò che hai fatto è stato invertire il flusso del portale, così finite catturati proprio da quel vento che si opponeva a voi in ogni modo e infine lanciati nella nuova dimensione. Nella sala del trono, la nuova porta si fa prima delle dimensioni di una moneta, poi di uno spillo, infine si chiude.



    Qm PointFammi una prova salvezza sulla competenza che vuoi. Livello 8-10-11. Ovviamente c'è critico, che potrebbe oppure no consistere in 50pt flat damage.
  2. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 23/4/2024, 19:41) 

    Il colpo sparato in aria trafigge il placido silenzio di quel santuario, distruggendone la quiete: senti un gracchio corale, uno stormo di corvi, che intimorito si alza dalle fronde degli alberi circostanti e fugge in preda al terrore, mentre sibili e squittii, via via sempre più bassi e irriconoscibili, segnano l'allontanamento delle creature del bosco nei paraggi.
    La fauna si è ritirata, lasciando unicamente te e la sciamana nella radura, e le tue parole non rimangono inascoltate: i cristalli attorno a P'eri perdono via via la loro luce, adagiandosi dolcemente al suolo, così come le radici nel terreno ritornano a nascondersi nelle tenebre del suolo, lasciando solo la tenue luce che passa tra le fronde degli alberi ad illuminarvi; gli zaffiri nei suoi occhi si posano sulla tua figura, penetranti e pronti a giudicarti per le tue azioni. Un sospiro lascia le labbra di P'eri, prima che questa prenda parola.
    "Ti presenti armata in un luogo sacro, ne disturbi la quiete e pretendi di ottenere qualcosa da me senza ritegno alcuno", commenta in tono neutro, per quanto una stilla d'ira è percettibile nella sua voce.
    "Per quale motivo dovrei darti corda?"
    Sembra volerti lanciare una sfida, le sue parole pungenti come lance di ghiaccio.
    Come ti comporterai?



    Bien Lio, passiamo pure in supporto uwu
    Hai fatto incazzare P'eri, che quindi non è propensissima a darti una mano: per convincerla hai una prova di Carisma 8-9-11.

    once upon a dream
    parte seconda

    « Be', ho fatto un favore a Caterina e Caterina ha fatto un favore a te. Ricordati di come ti ha tolto dalle scatole Cenerino, così mi ha detto di dirti » e questo, se non gli ha detto una stronzata, dovrebbe essere sufficiente ad ottenere uno di quegli artefatti dotati di volontà propria. La sciamana sospira e acconsente a esaudire la sua richiesta. « Così mi piaci ragazza mia. Non c'è alcun motivo d'agitarsi: se avessi voluto dar fuoco a questa foresta l'avrei già fatto, non trovi? Caterina ha detto che avresti potuto realizzare per me un'arma dotata di coscienza quindi, be', mettiti all'opera » la minaccia come se nulla fosse, abituato com'è ad avere a che fare con delinquenti e criminale di basso rango.
    « Ciò che faccio, qui nei Cimiteri dell'Anima, non è ciò che ti è stato detto », esordisce la galzani, « Non sono un fabbro, non creo armi, bensì posso scrutare nel profondo dell'animo altrui e dar forma all'animo di chi me lo chiede. Ciò che ne ricaverai sarà ciò di cui tu avrai bisogno: nel caso di Caterina è stata una spada, nel tuo potrebbe essere differente ».
    Si ferma e la scruta seriosa, prima di andare oltre le domande: « Una volta cominciato non si torna più indietro, sappilo. Sei sicura di voler procedere? »
    « Sì, va bene, va bene » le risponde sventolando la mano come a non voler dare peso all'avvertimento.
    « Con chi credi d'avere a che fare: ho fatto il bagno dopo mangiato, e sono ancora tutto bagnato » - così gli ha detto una volta un suo vecchio compagno di scorribande, Jax D-Jad, per fargli capire quanto fosse temerario, e questo modo di dire è rimasto impresso nel suo cervello per la sua stupidità.
    « E così sia » replica P'eri, che gli fa segno di seguirla fino al punto in cui stava meditando un momento prima. Solo ora nota a terra una ciotola ricolma di fogliame luminescente e inevitabilmente si interroga su che tipo di droga possa trattarsi. Nel corso della propria vita ne ha viste tante, veramente tante, però è certo di non averne mai assunte di questo genere ed è curioso di provarla, del resto è importante fare esperienza. Dopo essersi seduti entrambi, lei gli spiega rapidamente cosa sta per succedere: « Il rituale che io opero è emissario della foresta stessa, sarà lei a porti dinnanzi al tuo vero io, e a permettermi di dare forma al tuo spirito ». Le foglie prendono a bruciare e un fumo viola si solleva dalla tazza di pietra: « Respira l'essenza della foresta, e il tuo cammino potrà cominciare ». Cazzo sì, questo trip spirituale già mi sta piacendo. Inala la sostanza stupefacente sconosciuta senza troppe cerimonie ed intorno a lui ogni cosa inizia lentamente a sparire finché non si ritrova catapultato in un mondo buio e silenzioso.
    In quell'oscurità profonda che ha inghiottito tutti i suoni, colori e sensazioni, Rose non riesce a pensare a nient'altro che a quale arma otterrà: una spada? Od un coltello? Una volta ha anche usato un tirapugni e sentire le ossa della faccia rompersi sotto il suo pugno è stato piuttosto eccitante.
    Porca puttana, nemmeno i funghetti del Rohs lo hanno sballato così tanto.
    Spendo 3 pt. stress per superare la prova massima.


    Edited by Neéro - 13/5/2024, 11:32
  3. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 23/4/2024, 19:41) 

    Il colpo sparato in aria trafigge il placido silenzio di quel santuario, distruggendone la quiete: senti un gracchio corale, uno stormo di corvi, che intimorito si alza dalle fronde degli alberi circostanti e fugge in preda al terrore, mentre sibili e squittii, via via sempre più bassi e irriconoscibili, segnano l'allontanamento delle creature del bosco nei paraggi.
    La fauna si è ritirata, lasciando unicamente te e la sciamana nella radura, e le tue parole non rimangono inascoltate: i cristalli attorno a P'eri perdono via via la loro luce, adagiandosi dolcemente al suolo, così come le radici nel terreno ritornano a nascondersi nelle tenebre del suolo, lasciando solo la tenue luce che passa tra le fronde degli alberi ad illuminarvi; gli zaffiri nei suoi occhi si posano sulla tua figura, penetranti e pronti a giudicarti per le tue azioni. Un sospiro lascia le labbra di P'eri, prima che questa prenda parola.
    "Ti presenti armata in un luogo sacro, ne disturbi la quiete e pretendi di ottenere qualcosa da me senza ritegno alcuno", commenta in tono neutro, per quanto una stilla d'ira è percettibile nella sua voce.
    "Per quale motivo dovrei darti corda?"
    Sembra volerti lanciare una sfida, le sue parole pungenti come lance di ghiaccio.
    Come ti comporterai?



    Bien Lio, passiamo pure in supporto uwu
    Hai fatto incazzare P'eri, che quindi non è propensissima a darti una mano: per convincerla hai una prova di Carisma 8-9-11.

    once upon a dream
    parte prima


    « Be', ho fatto un favore a Caterina e Caterina ha fatto un favore a te. Ricordati di come ti ha tolto dalle scatole Cenerino, così mi ha detto di dirti, P'eri Morrats’kot »
    « Così mi piaci ragazza mia. Non c'è motivo di agitarsi: se avessi voluto dar fuoco a questa foresta l'avrei già fatto, non trovi? Caterina mi ha detto che avresti potuto realizzare per me un'arma dotata di coscienza quindi, be', mettiti all'opera ».

    Al sentire il nome da te citato, "Cenerino", P'eri si blocca e sospira, acconsentendo a darti supporto e ascoltando la tua richiesta.
    Sospira e innanza un sopracciglio alla menzione di bruciar la foresta, ma lascia correre e prende quindi parola: "Ciò che faccio, qui nei Cimiteri dell'Anima, non è ciò che ti è stato detto", esordisce la Galzani, "Non sono un fabbro, non creo armi, bensì posso scrutare nel profondo dell'animo altrui, e dar forma allo spirito di chi me lo chiede. Ciò che ne ricaverai sarà ciò di cui avrai bisogno: nel caso di Caterina è stata una lama, nel tuo, potrebbe essere differente".
    Ti osserva, mortalmente seria, prima di dir qualsiasi altra cosa: "Una volta cominciato non si torna più indietro, sappilo. Sei sicura di voler procedere?" Ti domanda infine, pretendendo quell'ultima conferma prima di dar inizio a qualsiasi pratica ella debba fare su di te.

    « Sì, va bene, va bene » le risponde sventolando la mano come a non voler dare peso all'avvertimento.
    « Con chi credi d'avere a che fare: ho fatto il bagno dopo mangiato, e sono ancora tutto bagnato » - così gli ha detto una volta un suo vecchio compagno di scorribande, Jax D-Jad, per fargli capire quanto fosse temerario, e questo modo di dire gli è rimasto impresso nel cervello per la sua stupidità.
    « E sia » replica la galzani, che gli fa segno di seguirla fino al punto in cui stava meditando un momento prima. Solo adesso nota a terra una ciotola ricolma di fogliame luminescente, e comincia ad interrogarsi su che tipo di droga possa trattarsi: nel corso della propria vita ne ha viste tante, veramente tante, però è certo di non averne mai assunte di questo genere. Dopo essersi seduti entrambi,

    . Ritorna nel punto ove prima stava meditando, e puoi notare in quel momento come al suolo vi sia una ciotola in pietra, poggiata accanto ad un pestello, e ricolma di foglie iridescenti.
    La Galzani si siede, invitandoti a fare lo stesso, ed una volta fatto ciò riprende parola: "Il rituale che io opero è emissario della foresta stessa, sarà lei a porti dinnanzi al tuo vero io, ed a permettermi di dare forma al tuo spirito", spiega, prima di schioccare le dita e generare una fiammella nella mano destra, con cui da quindi fuoco alle foglie nella ciotola.
    Un fumo violaceo, inizia ad alzarsi da esse, con riflessi d'ogni colore che fanno capolino nella coltre emanata dalle foglie bruciate, "Respira l'essenza della foresta, ed il tuo cammino potrà cominciare".
    Una volta inalato quel fumo, il mondo attorno a te sparisce, lasciando spazio ad una tenebra che inghiotte ogni suono e colore, lasciandoti immerso nel buio.


    Da P'eri non ottieni ciò che desideri, ma ciò di cui hai bisogno. Be', quello che mi serve ora è una fottuta mappa. È passata già molto tempo da quando ha lasciato il Labirinto ed è partito per la foresta di Illium, dove avrebbe dovuto trovare questo mitico fabbro in grado di leggere l'anima delle persone. Non ha mai effettivamente riflettuto su come potesse essere il suo spirito, tuttavia è certo sarà una bella sorpresa. Il posto è incantevole e lui non può far altro che restarne colpito: le fronde degli alberi ad alto fusto, i rami lunghi e intrecciati, lo riparano dal Sole; i rovi con more e lamponi col loro sapore e profumo riempiono la sua bocca e le sue narici; il cinguettio degli uccelli che se ne stanno al riparo nei loro nidi, tra i trifogli e le canne palustri, fa quasi d'accompagnamento musicale all'immagine mozzafiato che ha davanti agli occhi. Rimarebbe lì per ore se potesse... e infatti sono già diverse ore che sta vagando nel bosco senza riuscire a trovare la sciamana di cui ha tanto sentito parlare. La sua pazienza - famosa per essere poca - finisce ben presto e un « PORCO IL DIVORATORE » echeggia per ogni anfratto, spaventando persino alcuni piccoli animali. Dopo aver bestemmiato, come una formula magica o un apriti sesamo, il santuario che gli ha indicato Caterina fa la propria comparsa tra le grandi radici sotto i suoi piedi, ed esattamente al centro intravede il motivo per cui ha percorso tanta strada. La mezza-galzani sembra stare meditando profondamente e i cristalli che le fluttuano intorno oscillano seguendo il ritmo del suo respiro, però a lui non può fregare di meno. Una volta sceso - con attenzione - e avvicinatosi alla sciamana, spara un colpo in aria con Ivory e inizia a urlare: « Hellooo~! » sogghigna « Mi manda Caterina a riscuotere! ».



    Edited by Neéro - 13/5/2024, 10:12
  4. .

    ars goetia, il giusto profilo
    terza parte

    Ci sono alcuni uomini a questo mondo che vivono soltanto per vederlo bruciare, e gli hanno sputato in faccia come un insulto in più di un'occasione che lui rientra in questa categoria. Forse hanno ragione - dietro tutto al caos che ha creato, dietro una fortezza distrutta e bruciata fino alle fondamenta, non ci sono quegli scopi egoistici che tanto gli piace ostentare, ma solo e semplicemente un innato desiderio di distruzione. Non sa quale sia effettivamente la risposta, ché a parte qualche fugace pensiero non ha mai esaminato fino in fondo il motivo delle proprie azioni - e non ha nemmeno interessato a farlo. È come domandare ad un uccello perché s'alza in volo: è nella sua natura farlo, niente di più niente di meno. Gli uomini nella stanza restano stupefatti dalla magia dell'emissario del Culto, perfino Rose tira un sonoro fischio stupita. Non sa se si tratti di un vero incantesimo o di un semplice trucco di magia, la cosa però ha comunque fatto una gran bella impressione.
    « Un'altra stanza nella sala del tesoro dici? Be', andiamo allora »
    Non gli va di stare a discutere. Si tratta di una missione ufficiale e pertanto gli tocca obbedire, la sua immunità dipende da questo. Inoltre, date le circostanze, è piuttosto probabile che si imbattano in un grosso bottino e in quel caso gli spetterebbe una buona parte dei profitti. Non ha nessuna ragione per cui tirarsi indietro. E se è vero che sono esclusivamente mostri a far parte della Chiesa del Divoratore, Rose sente come il dovere di dimostrare che non è da meno.
    « Voi fate un altro giro, voglio che copriate ogni centimetro di questo posto »
    I suoi uomini iniziano subito a raccogliere il loro equipaggiamento e prepararsi, lui accoglie l'invito del belloccio - nonostante tutto il ragazzo non gli spiace - ed esce dal salone, dirigendosi verso quella che un tempo fu la sala del tesoro.


    Edited by Neéro - 6/5/2024, 13:07
  5. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 23/4/2024, 19:41) 

    Il colpo sparato in aria trafigge il placido silenzio di quel santuario, distruggendone la quiete: senti un gracchio corale, uno stormo di corvi, che intimorito si alza dalle fronde degli alberi circostanti e fugge in preda al terrore, mentre sibili e squittii, via via sempre più bassi e irriconoscibili, segnano l'allontanamento delle creature del bosco nei paraggi.
    La fauna si è ritirata, lasciando unicamente te e la sciamana nella radura, e le tue parole non rimangono inascoltate: i cristalli attorno a P'eri perdono via via la loro luce, adagiandosi dolcemente al suolo, così come le radici nel terreno ritornano a nascondersi nelle tenebre del suolo, lasciando solo la tenue luce che passa tra le fronde degli alberi ad illuminarvi; gli zaffiri nei suoi occhi si posano sulla tua figura, penetranti e pronti a giudicarti per le tue azioni. Un sospiro lascia le labbra di P'eri, prima che questa prenda parola.
    "Ti presenti armata in un luogo sacro, ne disturbi la quiete e pretendi di ottenere qualcosa da me senza ritegno alcuno", commenta in tono neutro, per quanto una stilla d'ira è percettibile nella sua voce.
    "Per quale motivo dovrei darti corda?"
    Sembra volerti lanciare una sfida, le sue parole pungenti come lance di ghiaccio.
    Come ti comporterai?



    Bien Lio, passiamo pure in supporto uwu
    Hai fatto incazzare P'eri, che quindi non è propensissima a darti una mano: per convincerla hai una prova di Carisma 8-9-11.
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    CITAZIONE (Tied @ 17/4/2024, 20:20) 
    ars goetia ~ il giusto profilo
    #3. termini generosi

    C'è un pensiero fra tutti che ti ha tenuto distante, mentre elencavi a Rose i vari vantaggi del contratto. È mio, l'ho sussurrato alle tue orecchie e si è come impadronito del tuo cervello: a quei termini, avresti potuto convincere praticamente qualunque criminale al mondo ad unirsi alla causa, tanto essi sono generosi. O almeno lo sono di più di quelli che legano te al Culto. E di certo, qualcuno più famoso del professionista che hai davanti doveva esserci. Queste riflessioni hanno gettato qualche dubbio sul tuo operato, perciò lo guardi una volta di più, ora che sei così vicino, mentre prende in mano il calamaio. Hai studiato a lungo la sua carriera, le sue capacità, prima di venire qui, e sai cosa può offrire. Sollevi la mente da ogni pensiero: avrai la certezza della reciprocità dei termini a breve.
    Quando ti riconsegna il plico, lo osservi con un'espressione perplessa. Lo rivolti fra le mani più volte, inclinandolo prima di novanta, poi di centottanta gradi. Addirittura lo sollevi sopra di te, ribaltandolo, alla ricerca di un significato perduto. Quindi muovi il tuo sguardo su di lui, come se pretendessi spiegazioni. Non che ti servano, in realtà.
    Non importa. Avresti potuto disegnare un unicorno, per quello che vale. La carta ti riconoscerà comunque come firmatario del contratto.
    Dici, prima di tirare uno sbadiglio. Cominci a credere che avete entrambi qualcosa in comune: la noia. Fortuna che anche questa terminerà a breve.
    Ma ditemi.
    E cominci a prendere la cosa molto, molto alla larga.
    Avete perlustrato tutta la fortezza, sì?
    Muovi qualche passo avanti e indietro, come se stessi cercando qualcosa di molto, molto specifico.
    Alcune di queste strutture avevano, in effetti, un compito abbastanza specifico. Questa, in particolare... ma dov'è... ah! Eccolo.
    E ti fermi in un punto che potrebbe essere qualsiasi della sala. Almeno fino a quando non lo alimenti con la magia - solo allora, dalla pietra comincia a sollevarsi una luce porpora debolissima, che taglia in una linea la struttura e muore oltre le porte. Hai fatto qualcosa.
    Nessun pericolo. Beh, non ancora. Ma prima o poi uno dei vostri... servitori? Camerata? Verrà qui a dirvi che nella fu sala del tesoro si è aperta... un'altra porta.
    Beh, più o meno.
    Vogliamo anticiparlo?
    Inclini il busto, quindi tendi un braccio in quella che consideri essere la direzione giusta, anche se non hai mai messo piede in questa fortezza. Vuoi essere gentile.
    Consideratela pure la prima missione ufficiale per il Culto. Qualcosa di piuttosto urgente, come capirete. Fossi in voi non perderei molto tempo, o ciò che è nascosto potrebbe... uscire.
    Per questo sei gentile. Stai per mandare il professionista ad ammazzarsi, dopotutto.
  7. .
    Ci sono numerosi voci dicerie sulla gente Gur, che rubano galline, che maledicono i campi e che incantino donne e uomini coi loro sortilegi. I Gur sono organizzati in grandi famiglie allargate. Trattasi di un popolo nomade, viaggiano da un insediamento all'altro in carovane assortite e vivono alla giornata. Si guadagnano da vivere facendo piccoli lavori qui e lì e vendendo o scambiando beni raccolti duranti i loro viaggi, sebbene alcuni riescano a trovare lavoro in grandi città come indovini e divinatori. La cultura Gur attribuisce un alto valore all'onore e soffre di pregiudizi di lunga data da parte di altri popoli. Queste famiglie nomadi, sebbene unite da un'ideologia e un credo comune, si distinguono talvolta per le tradizioni. In particolare, la famiglia di Raphael si è specializzata nel corso del tempo nel cacciare mostri, sviluppando usi connessi a tale professione. I figli - e i genitori prima di loro - perché siano considerati adulti devono superare prove pericolose e sottoporsi a riti in cui il sangue delle bestie da loro cacciate assume un valore cerimoniale. Raphael ha appena superato il rito di passaggio, ed è partito ad esplorare il dungeon per

  8. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 9/4/2024, 14:18) 
    Once Upon a Dream

    Una donna capace di plasmare e dar forma all'anima, abile nel manipolare lo spirito per forgiare ciò che il cuore brama più nel profondo... una follia, questo potrebbe sembrare ai più, una favola dalla dubbia credibilità a cui solo gli stolti crederebbero. Eppure, in un mondo ove la Quinta porta disordine e calamità, anche i racconti più improbabili possono avere fondi di verità.
    Una verità che stai seguendo, intrigato da ciò che ti è stato detto in quel di Breata, e che, al pari d'una scia di molliche di pane sul tuo cammino, ti porta nei meandri più fitti ed oscuri delle foreste degli Elari.
    Diretto verso quelle lande, così ricolme di sacralità, sono innumerevoli le voci che hai sentito: echi discordanti sul conto della sciamana che stai cercando, diverse campane tra chi la considera un mostro incapace di redimersi, e chi invece la vede come una santa pronta ad aiutare il prossimo, assieme ad ogni altro dire sulla sua persona, in un calderone di elogi, leggende e ingiurie che rendono impossibile capire chi ella veramente sia.
    Un angelo? Un demonio?
    Non ti è dato saperlo.
    Solo incontrandola avrai ciò che più cerchi e brami.


    E' ormai mattina inoltrata, quando giungi nei meandri della Foresta di Illium ove ti è stato indicato il luogo per trovarla; flora e fauna lasciano spazio ad un ampio spiazzo di terra, le radici degli alberi, estese al di sotto d'esso, che l'illuminano d'un violaceo spettrale, tanto che puoi quasi sentir la pressione delle anime irrequiete attorno a te.
    Ed eccola, al centro di quel santuario naturale, la Galzani che stai cercando.

    Q95Dag9

    Una leopardessa dal candido manto, e dai lunghi capelli bianchi come la neve a scenderle lungo il viso, mentre questa medita, seduta al suolo.
    Cristalli rosati, che paiono attirar la violacea luminescenza del suolo, fluttuano attorno alla sua figura, ed una sfavillante pietra azzura risplende al centro del suo petto, sempre più splendente ad ogni momento che passa.

    Tua la scelta, nel caso ne abbia l'ardore, di interrompere ciò che sta perpetrando.



    Lio-kun, benvenuto finalmente alla tua quest personale del ciclo OUAT.
    Descrivimi, in questo primo post, come sei venuto a conoscenza della locazione della sciamana (Caterina ti ha detto giusto in modo generico che fosse nei Cimiteri dell'Anima, ti ricordo), e di come sei arrivato a lei.
    Ed a te il modo in cui vorrai interagire con la leopardessa in meditazione.

    once upon a dream
    parte prima

    Da P'eri non ottieni ciò che desideri, ma ciò di cui hai bisogno. Be', quello che mi serve ora è una fottuta mappa. È passata già molto tempo da quando ha lasciato il Labirinto ed è partito per la foresta di Illium, dove avrebbe dovuto trovare questo mitico fabbro in grado di leggere l'anima delle persone. Non ha mai effettivamente riflettuto su come potesse essere il suo spirito, tuttavia è certo sarà una bella sorpresa. Il posto è incantevole e lui non può far altro che restarne colpito: le fronde degli alberi ad alto fusto, i rami lunghi e intrecciati, lo riparano dal Sole; rovi con more e lamponi col loro sapore e profumo riempiono la sua bocca e le sue narici; il cinguettio degli uccelli che se ne stanno al riparo nei loro nidi, tra i trifogli e le canne palustri, fanno quasi d'accompagnamento musicale a questa splendida immagine. Rimarebbe lì per ore se potesse, e infatti sono già diverse ore che sta vagando nel bosco senza riuscire a trovare la sciamana di cui ha tanto sentito parlare. La sua pazienza - famosa per essere poca - finisce ben presto e un « PORCO IL DIVORATORE » echeggia per ogni anfratto, spaventando persino alcuni piccoli animali. Dopo avere bestemmiato, come una formula magica od un apriti sesamo, il santuario che gli ha indicato Caterina fa la propria comparsa tra le grandi radici sotto i suoi piedi, ed esattamente al centro intravede la ragione per la quale ha fatto tutta questa strada. La galzani sembra stia meditando profondamente e i cristalli che le fluttuano intorno rendono lo scenario estremamente mistico, ma a lui non frega alcunché. Una volta sceso - con attenzione - e avvicinatosi alla sciamana, spara un colpo in aria con Ivory ed inizia a urlare: « Hellooo~! » sogghigna « Mi manda Caterina a riscuotere un debito! ».
    La scheda la aggiungo in spoiler nel prossimo post, perché devo ancora adeguarla alla nuova patch.




    Edited by Neéro - 16/4/2024, 12:16
  9. .

    BELGRIEVE
    il rosso

    Belgrieve è un uomo sulla quarantina e vanta la saggezza che soltanto l'età sa dare (o almeno questo è quello che gli piace pensare). In gioventù è stato un avventuriero di tutto rispetto: ha ucciso mostri di vario genere, ha esplorato foreste e anfratti di tutti i tipi alla ricerca grandi tesori, anche se non è mai riuscito a trovare nient'altro che ninnoli di scarso valore, e gode tuttora di buona fama nella regione del Tovis dov'era solito praticare. È stato circa una decina di anni prima d'adesso che, durante uno dei viaggi i quali era solito intraprendere, che la sua gamba sinistra è stata maciullata dal ginocchio in giù. Da allora ha rinunciato alla sua vecchia carriera e si è ritirato in un piccolo villaggio dislocato alle pendici dell'Edjerval. Lì l'inverno è molto rigido e le tempeste di neve uccidono più che una pugnalata al petto. Ormai in pensione passa le sue giornate a salvare gli sfortunati che si sono persi; inoltre gli è stato affidato il compito di usare la sua esperienza e ad insegnare ai bambini del villaggio ad orientarsi nei boschi, a trovare corsi d'acqua e cibo e a riconoscere piante di varie specie per preparare unguenti e pozioni e a riconoscere(specialmente) le tracce di mostri pericolosi, di modo che possano scappare via ed evitare di fare la sua stessa fine. Non ha mai smesso di allenarsi nonostante tutto, continuando a migliorare la sua scherma e ad affinare i suoi sensi. Non ha niente di speciale a guardarlo, a eccezione del fatto di essere un uomo molto alto e nerboruto e d'avere una gamba di legno. Ha un volto gentile a dispetto del suo passato, e ha una cicatrice sulla guancia destra che si è procurato da bambino mentre si arrampicava sopra un albero. Una barba ispida, che dà l'impressione che non l'abbia tagliata per qualche giorno, gli cresce sul mento e i suoi capelli sono lunghi fino al collo, molto folti e color rosso mattone. Solitamente li tiene legati in una piccola coda dietro la testa perché non sopporta che gli finiscano davanti agli occhi.

    Ha sempre con sé una spada lunga che, ad eccezione del fatto d'essere ben curata, non ha niente di speciale e una armatura di cuoio che ha realizzato egli stesso, conciando e cucendo pelle di animali che ha ucciso anni prima.
    {Artefatto offensivo: scala su atletica e colpisce tempra - versatile: riflessi - arma superiore (1): +1 atletica}
    {Artefatto difensivo: armatura superiore (2): +1 tempra, +1 riflessi}

    Competenze: atletica 4 - natura 4 - artigianato 2.
    Classi di difesa: tempra 1 - riflessi 1 - volontà 2.
    Prestigio: notorietà 5.

    Belgrieve non ha mai ricevuto un addestramento formale nell'uso della spada a causa delle sue umili origini. Non conosce quindi particolari tecniche di scherma, e combatte per lo più facendo affidamento suoi sensi e sulla sua grande forza fisica. A tutto questo va aggiunta pure la sua gamba di legno, che ha reso i suoi movimenti ulteriormente irregolari. È proprio questa irregolarità il punto di forza della sua scherma, che fa leva sulla imprevedibilità dei suoi attacchi. Nel corso dei numerosi anni di esperienza che ha accumulato ha inoltre imparato come individuare i punti deboli dell'avversario e sfruttare tali debolezze per recuperare le forze.
    {Passiva di recupero: Ispirazione}
    {Passiva di attacco: Analisi}

    Raffica di colpi: una serie di sferzate effettuate in rapida successione e senza particolare attenzione il cui scopo è logorare il bersaglio.
    {Abilità offensiva imprecisa a consumo alto, scala su atletica e colpisce tempra: costo 6 (8-2), effetto 13 (8+4+1)}

    ...:



    Work in progress.

    Sono indeciso se aumentare il consumo di Attacco Possente ad alto, però poi ho paura poi che costi troppo. Tu che dici?
  10. .
    - una cosa viva -
    la quinta stagione

    occhio per occhio.


    Dicono che le cattive notizie volino più veloci del vento e che le disgrazie non arrivino mai da sole. Il malcontento di Adonavan si diffuse rapido come cerchi nell'acqua, e con esso il monito dell'apocalisse incombente; così, il panico prese piede capillarmente e la possibilità di reperire merci divenne utopia. Non c'è spazio per fare i samaritani in una Quinta. In aggiunta, pare che Alioth parlotti di Dayrst e che in viaggio ci sia una delegazione di maghi diretti proprio a Flaheartie.

    Scommetto che Adonavan stia ridendo, ora.

    incontri.


    La visita della rappresentanza regia e accademica poteva tramutarsi da tedioso incontro politico ad un fruttuoso scambio se mosse le giuste pedine. Al momento, Alioth sembrava essere uno dei pochi possibili baluardi di speranza per le sorti della gente di Flaheartie e per la buona reputazione della sovrana dalla pelle d'ambra. Un'ala della residenza dei Wordsworth, la più recondita ai piani superiori, fu sistemata di tutto punto per l'arrivo degli ospiti e fu disposta una ampia stanza lontana da orecchie e occhi indiscreti. Era necessario favorire il dialogo, offrire un ambiente confortevole ed evitare pessime fughe di notizie. Al centro della sala venne imbandito un lauto buffet dove svettavano imperiose piramidi di disparate pietanze, e il profumo di fiori sfarzosi - forse troppo avanti nel loro sbocciare - aleggiava in ogni angolo.

    Non fu una sorpresa vedere che il banchetto venne ripulito in poco tempo; eppure, un gruppo di cinque dei trentasei membri non mostrò particolare interesse per il rifocillarsi. Si distinguevano dagli altri per il vestiario oltre che per le diverse priorità: tre erano avvolti da una toga forense nera, e gli altri due seppure non indossassero cappelli a punta erano senza ombra di dubbio stregoni di alto rango.
    « Inquisitore Edwin di Saar » iniziò uno di loro muovendo qualche passo avanti, e nel parlare tutte le sottili fibre di carne sembrarono come tremare simili a fiammelle ravvivate da una folata di vento.
    « Molto incantato, ultima dei Qoraj. Purtroppo, non la nostra non è esattamente una visita di piacere. Cerchiamo di non renderla mostruosa per nessuno, sì? »

    La mezzelfa poteva sentirsi quasi lusingata di aver fatto la conoscenza dell'Inquisitore: il suo nome era sulla bocca di tutti, il suo aspetto negli occhi di pochi se non di nessuno. Non era solito presentarsi personalmente - vuoi per l'alta carica investita, vuoi per non essere più nello splendore della gioventù - e perciò la sua partecipazione doveva essere giustificata dalla discussione di temi alquanto critici. Non era però buon costume mettersi sulla difensiva già in prima battuta, giacché ciò poteva dare adito a fraintendimenti evitabili. « Onorata di fare la vostra conoscenza, Inquisitore, nonostante i tempi non siano dei più rosei. Vi ascolto ».
    Questi annuì ripetutamente in risposta, ciondolando la testa con gli occhi socchiusi come a cullarsi per poi, preceduto da un colpo di tosse, andare dritto al nocciolo della questione. Chiese di Dayrst, senza troppe formalità e - alle orecchie della mezzelfa - con un pizzico di sospettosa malizia. « Cosa avete scoperto? »
    « Antica tecnologia hederati » sospirò, distogliendo lo sguardo per un breve attimo.
    « Il sole ha visitato luoghi che non doveva visitare, le acque sono arrivate dove c'era aridità, e nei cieli di Dayrst sono arrivate tecnologie da posti e tempi remoti. La stasi è opera loro, e chiunque si avvicini alla bolla diventa una statua d'oro. In breve, è fondamentalmente inaccessibile ». Adattò il tono della replica a quello del suo interlocutore, spogliandolo di convenevoli e parlando il giusto; oltretutto, era maggiormente credibile e assai più semplice che narrare di viaggi temporali e anziani geoidi guardiani.
    « Molto interessante » e sporse il busto come uno stelo appassito. « Ma perché? A scopo bellico? Qualcuno dei vostri le ha attivate per caso? Come avete capito la provenienza così specifica? Abbiamo mandato una squadra a studiare il fenomeno, naturalmente dall'esterno, senza alcuna azione invasiva. Sono tornati con tanti punti interrogativi in testa. E voi arrivate a tanto. Come? »
    « Le decorazioni di ciò che il cielo di Dayrst ospita sono estremamente simili a quelle di un'ala del Baluardo; sono alquanto certa che siano stati gli Hederati a mettere a punto un sistema di costrizione del potere che veicolano, ma in caso contrario mi correggerete voi. Le mie sono supposizioni, per quanto possano essere fondate. ». Le aveva riconosciute a colpo d'occhio e successivamente ne aveva avuto la conferma, ma ancora una volta poteva essere più vantaggioso mantenere un profilo cauto nelle affermazioni e non peccare di saccenteria - non con uno dei massimi esperti. Incrociò le braccia al petto. « Quanto ai miei sottoposti, no, non è stato nessuno di loro ad attivarle, né fortuitamente né volutamente: non era mio ordine, e mantengo occhi sul loro operato anche quando non sono ivi presente. Chiamatelo caso, chiamatela fortuna, è ciò che la Quinta ha portato nella mia capitale; ma sono ben disposta a studiare insieme a voi il fenomeno unendo le mie conoscenze alla vostra vasta istruzione, in quanto sono certa ne nascerebbe una fruttuosa collaborazione ».
    « Chiederemmo allora accesso a Dayrst, per valutazioni indipendenti. Sotto l'occhio dell'Accademia, certo. Un fenomeno di questa portata è certamente importante per lo sviluppo di questa branca della magia, di cui sappiamo così spaventosamente poco. Faremmo di tutto per garantire l'incolumità dei cittadini, com'è naturale. Ma questa tecnologia... può essere utile. Che sia apparsa proprio in Dayrst può avere un significato diverso dal caso. Dipende da cosa ne faremo tutti ».
    « Difesa, attacco, chi può dirlo. Sicuramente era un fenomeno già attivo in altri luoghi, ma come esplicasse l'attività è una incognita non indifferente. Mi domando solamente come abbiate intenzione di procedere - i vostri uomini hanno potuto vedere in che condizioni versa la capitale e la sua gente ». Optò per mantenersi ancora sul vago, allo scopo di sondare al meglio le intenzioni dell'Inquisitore e continuando a rimarcare sulla questione dell'incolumità della città e dei cittadini; in cuor suo, voleva scongiurare ogni ingresso e ispezione del proprio regno, ché alcuni segreti dovrebbero rimanere tali.
    L'Inquisitore, con una spiccata tranquillità e sicurezza, replicò alla questione come se non ci fossero altre possibilità vagliabili: sarebbero entrati, semplicemente, accompagnati nella spedizione da alcuni studiosi Hederati dell'accademia.

    « Prima di continuare questa discussione vorrei porre l'attenzione su un'altra questione. La sete di conoscenza fine a sé è cosa rara, tuttavia sto fornendo risposte a delle vostre domande. Voi otterreste informazioni da questa collaborazione, ma non ho ancora ottenuto niente in cambio ». Era stata conciliante, e si poteva dire che l'Accademia stesse per ottenere ciò che chiedeva, ma la situazione continuava a profilarsi come vantaggiosa solo per una delle due parti in discussione. Se non poteva evitare la loro perlustrazione, quantomeno che Flaheartie ne ottenga qualcosa.
    « È la mia città quella di cui si sta parlando. Non vi chiedo molto, solo di allungare la vostra permanenza qui ». Occhieggiò quello che rimaneva del lauto banchetto. « Con tutti i servigi che possiamo offrirvi ».

    Seppur rimasto sorpreso di primo acchito dalla proposta, Edwin finì per annuire. « Sono certo che qualcuno di noi avrà interesse a restare qui. Oppure, potrei inviare qui una squadra di nostri alunni, meglio predisposti a fronteggiare calamità. A vostra scelta ». Sul viso di Ezra si allargò un sorriso gentile. « Le porte di Dayrst sono aperte per i vostri uomini - schioccò le labbra e continuò, con ancora con una punta di diffidenza - ma mi aspetto che non venga intrapresa alcuna azione invasiva, né sulla città, né sui cittadini, né su ciò che ospita. Fate pure venire i vostri alunni più formati, saremo lieti di accoglierli ». Si avvicinò quindi all'Inquisitore. « Ho avuto modo di confrontarmi io stessa con altri Hederati - suppongo conosciate il rampollo dei Wordsworth, discente del Doge. Come voi non siamo entrati all'interno della bolla eppure, già all'esterno, ha riferito di avvertire anomalie nei ritmi; ritengo quindi saggio prestare particolare attenzione. C'è la vita della mia gente in gioco ».

    Sperò solo di aver mosso le giuste pedine, e di non essersi invischiata in un'altra spirale di avvenimenti disastrosi.


    2IrpHvN

    EZRA QOORAJ

    3iDHCVF


    Livello: 21
    Energia: 104 Salute: 40 Stress: 9/14
    Riflessi VIII Tempra IV Volontà IX
    Arcana IX Carisma IX Percezione IV Società IX
    Rango XI Ricchezza VII

    Legami:
    ✧ Riven W. [1]: [Vendicativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto e gli effetti di stato nocivi migliorano di una unità contro bersagli che hanno attaccato il personaggio oggetto di legame.
    ✧ Il Matto [2]: [Cooperativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto o di effetto di stato nocive del personaggio migliorano di una unità, se il personaggio oggetto di legame è nei paraggi.
    ✧ Popolazione di Dayrst [3]: [Mostruoso]
    Tutte le azioni di supporto del personaggio migliorano di una unità.
    Specializzazioni:
    ~ ammaliare, specializzazione di carisma;
    ~ animare oggetti, specializzazione di arcana;
    ~ condivisione sensi, specializzazione di arcana.

    Abilità passive:
    ~ abilità passiva di supporto, avvelenatore mostruoso;
    ~ abilità passiva di supporto, aura malefica II (paralisi);
    ~ abilità passiva di recupero, ispirazione;
    ~ abilità passiva di recupero, rigenerazione;
    ~ abilità passiva speciale, intrepido.

    Artefatti:
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Scala su Arcana] [Attacca su Volontà, Difende su Riflessi] [Versatile II: Riflessi, Tempra][Equipaggiamento Superiore II: +2 Arcana] [Nascosto] [Arma Insidiosa II: Fragile]
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Mangiamana superiore]

    Azioni:
    //

    Riassunto:
    Come da supporto, il party ottiene il il +1 Arcana, una volta a quest, grazie all'Inquisitore e alla sua fantastica squadra di alunni.

    Note:
    //


     



    Edited by Neéro - 5/4/2024, 20:53
  11. .


    È GIÀ LA FINE
    la quinta stagione

    Questa mattina appena sveglio ha accusato un forte e debilitante dolore alla gamba sinistra, quella che ha perso diversi anni addietro. È da molto tempo che non avvertiva una sensazione del genere, e ogni volta è stata di cattivo auspicio. È il segno che qualcosa oggi andrà male, dice tra sé e sé sperando di starsi sbagliando. Si tira su faticosamente e si siede sul lato del letto; si massaggia con forza la coscia - ciò che ne resta almeno - e dopo alcuni minuti le fitte sembrano andare via. Il dolore gli ricorda del suo errore e di tutto quel che ha perso, fa venire a galla un numero infinito di rimpianti. Se solo avesse prestato più attenzione, se solo non si fosse lanciato a capofitto contro quel mostro ed avesse conside-rato più attentamente le possibili alternative, quanto diversa sarebbe la sua vita ora - quanto migliore? Un rimuginio di cui, più spesso di quanto vorrebbe ammettere, si trova ad essere in balia. Forse c'è del buono però in quello che gli è capitato: i ragazzini che lo chiamano maestro sente hanno dato nuovamente un senso a una vita che era certo fosse finita. Inoltre tra le montagne c'è una pace di quelle che non si riesce a trovare da nessun'altra parte. O così è stato fino ad adesso.
    Il suo flusso di pensieri viene interrotto da un rumoroso ed urgente bussare alla porta, che lo distoglie dalla sua routine mattutina fatta di una magra colazione e di rapide pulizie. I tizzoni nel camino bruciano ancora quando l'aria umida che il temporale della sera prima ha portato con sé entra in casa.
    L'ex avventuriero corruga la fronte e si massaggia le tempie con forza. Perché devo avere sempre ragione, si domanda, come se la sua fosse una insopportabile maledizione.
    Ad aspettarlo sono il capovillaggio ed un altro uomo che riconosce essere il padre di Rudij, il più adulto tra i ragazzi a cui sta insegnando come sopravvivere nei boschi. Quest'ultimo gli spiega che il figlio non è rincasato la sera prima e che, se loro non si erano allarmati perché ultimamente stava frequentando una vedova del villaggio dalla quale spesso si tratteneva a passare la notte, stamattina quando la donna gli ha detto di non sapere dove potesse essere si sono messi immediatamente messi a cercarlo. Le ricerche si sono spinte fino al bosco, dove son riusciti a trovare dei suoi vestiti macchiati di sangue. La pioggia tuttavia ha apparentemente cancellato ogni altra traccia, e non sapendo cosa fare si sono rivolti a lui, auspicandosi che le sue capacità potessero aiutarli a trovare Rudij.
    Belgrieve abbassa la testa e mette le mani avanti, come a calmarli; « Non c'è bisogno di tutte queste cerimonie » gli risponde, « Mi avete accolto qui nel momento del bisogno: non posso rifiutarmi ». Quindi incrocia le braccia ed inizia a riflettere, « Anzittutto devo parlare con i vostri altri figli e con questa donna, magari riusciranno a dirmi qualcosa di utile che a voi è sfuggito » poi prosegue « Avrei anche bisogno che mi conduciate dove avete trovato i vestiti di Rudij, forse c'è ancora una pista ».
    Ecco il primo post.
    Concluderò la scheda a breve.




    Edited by Neéro - 10/4/2024, 22:34
  12. .
    CITAZIONE (Tied @ 15/1/2024, 23:26) 
    Vi ritrovate sommersi in una disputa antica, quella che al male privato oppone quello della cosa pubblica, e a cui la storia ha sempre risposto spaventosamente male, talvolta in entrambi i sensi. Che la disputa sia praticamente aperta e non risparmi colpi bassi è vero due volte per lo scudo degli Wordsworth, che deve barcamenarsi fra il dramma privato di Alice, una faccenda tutta di famiglia in mezzo a mille promesse, oltre a quello ancora più personale, che lo vede andare incontro a cambiamenti sconosciuti, che vanno contrapponendosi naturalmente ai preparativi dell'isola. Ma è vero anche per Ezra, perché la cosa pubblica di cui si sta occupando è Dayrst, e non c'è cosa più personale, per lei, di quella maledetta città. Che è al sicuro, sotto il delicatissimo equilibrio di un sistema imperscrutabile che vede delle uova d'oro a guardia del mostro più indomabile di cui si ha notizia, a memoria di ogni razza ed ogni tempo. E quindi fra la stasi e la morte. Magari lo capissero anche gli stolti che ne sono rimasti fuori... E poi lo sfondo, che è quello di una quinta annunciata, in cui può accadere di tutto.

    Riven non riesce a capire se stesso più che mai prima d'ora. La sua è una fame atavica, e il collegamento con la bestia è facilissimo. Le implicazioni effettive, però, non lo sono, perché mai nessuno è stato a contatto col Divoratore più di così: si dice che quanti lo studino svaniscono di mente, perché l'immortale è inconoscibile. O, almeno, così dicono al Culto, e sai che qualcosa di vero c'è: avrai visto qualche matto infiammato della sua fede del Divoratore, di una qualche verità rivelata, per le strade. Ce ne sono anche nell'est. Ciò che non sai è a cosa sia davvero dovuta questa pazzia, o quanto frequente sia. O se toccherà anche te, o addirittura già ti sta toccando. Però mangi. Mangi in maniera spropositata, disgustosa, impossibile. Certo, hai la pelle migliore che tu abbia mai avuto negli ultimi anni, ma a quale prezzo? E questo sì che è un fatto nuovo: non esistono casi fra letteratura e medicina di questa fame.
    Con Alice fai progressi. Più o meno. No, non hai ancora scoperto come debellare il suo male. A dirla proprio tutta, non hai neanche scoperto quale sia il suo male in generale. Ma hai un sospetto forte, e quindi guardi ad occidente. Ti arrivano libri, e quanti! Le vie del denaro sono infinite. Lo sono al punto che ti arrivano anche testi che non dovresti essere in grado di leggere, o per meglio dire: che non dovrebbero circolare mai ad oriente. Ma se il denaro è dei Wordsworth, allora... si fa un'eccezione. Il testo è recentissimo, ma fa riferimenti a molto materiale più antico dei draghi stessi. Medicina Halun, forse, o come li chiamavano ai tempi: Malakozoi. O forse non appartiene proprio a quest'epoca. Poco importa, perché il relatore è vivo e vegeto. Un Qytir.
    Ci sono passaggi che non riesci a tradurre, perché il relatore non ha reputato di dovere, e che cita per giustificare cure spietate, sconvolgenti, senza alcuna logica. Ma quei testi dicono che funziona, e lui stesso ha provato quei metodi. E funzionano. A chi importa del perché? Beh, a te. Così, quel tale Qytir riceve prima una lettera. Poi un'altra, che decide bene essere un invito. Forse una convocazione. Così, un bel giorno si presenta.
    Salve, di casa.
    Dirà una volta messo piede sul molo, appena sbarcato dalla sua grossa nave, alla capitaneria.
    Che grazioso il vostro isolotto, qui. Ne possiedo tre o quattro anche io.
    Sfoggiando un Aliothi perfetto, mentre si liscia un vestito di seta arancione che non farebbe proprio nessuna invidia alla moda locale.
    Il mio nome è Meoza Grorgai IV Grambeocrenth, casa cadetta dei Qyreis. Trentanovesimo in lista di successione al trono imperiale.
    Poi un Atlassiano perfetto, mentre fa sgranchire le sue possenti ali, che al contrario fanno invidia eccome ai suoi schiavi parnavi, a giudicare dalle loro occhiate.
    Autore di infiniti saggi di medicina. Di scienza, come si dice dalle mie parti. Il vostro... Riven Wordsworth avrà piacere di ricevermi. Tipo, adesso. Molte grazie.

    Ma anche Ezra ha i suoi grattacapi, e mica roba da poco. Purtroppo, e come prevedibile, Adonavan pare abbia preso a collera la sua risposta all'ultima delegazione. Una collera invero infinita, spropositata, personale come lo sono solo le inimicizie storiche, di quelle che finiscono con l'intrattenere un vasto pubblico quando vergate sui libri in ricche storie, colme di colpi di scena. E decide di colpire in modo semplice. Con la propaganda. La Quinta sta arrivando? Bene. Lo avete detto voi di Flaheartie, giusto? E allora che lo sappiano tutti e che tutti ne capiscano le implicazioni. I beni di prima necessità diventano così essenziali. Il legname non è più libero, smette di circolare: nascono nuovi bastioni persino attorno ai villaggi più remoti. Per ciascun bene che si muove, altri nove spariscono dai mercati. Nessuno vuole morire, per cui accaparrarsi ciò che serve diventa impossibile. Avete voluto fare i buoni samaritani? Beh, nessuno verrà a rendervi grazie.
    E dietro ogni "no" che i tuoi mercanti ricevono, c'è sempre un solo nome. Adonavan. Medicine essenziali? Vendute! Ad Adonavan, ci scusiamo. Garze? Scorte finite. Ma Adonavan ne ha comprate tantissime. Attrezzature? E chi le ha avute mai? Ma chiede ad Adonavan, sono forniti di tutto. Mattoni? Adonavan. Farina? Adonavan. Zucchero? Adonavan. Bestiame? Per carità? Anche solo un capretto, tanto d'oro al chilo! Adonavan ha preso gli ultimi, poi ne ha sgozzati la metà. Ogni vostra azione è anticipata, presa d'assalto e cancellata. L'unica cosa che Adonavan non cerca sono i Minerali, e solo perché sanno che Flaheartie li sta... usando in maniera alternativa. Non è un bel segno.
    Naturalmente, notizie buone ce ne sono. C'è chi rimane fedele ai Wordsworth e all'isola, altri al nome di Dayrst. Ma Adonavan diventa l'unica spiegazione al fatto che abbiate recuperato forse poco più della metà dei beni che speravate.

    E poi... c'è dell'altro. Qui Adonavan non c'entra, ma c'è qualcuno che ti venderà che è opera sua anche questo. Ti giungono voci dalla capitale. No, non è qualcosa che ha a che fare con quanto di legale c'è in Dayrst. Ma ha a che fare con Dayrst, su questo ci puoi giurare. Una delegazione di maghi è stata inviata. Trentasei membri fra Accademia e Corte. Per indagare su ciò che non dovrebbe mai essere indagato.




    Qm PointSIGNOR RIVEN, facciamo progressi nelle direzioni... opinabili.
    Speriamo che Flaheartie non lo scopra. Se non fai azioni per la città di persona, la città non resta più ferma, ma lancio un dado per vedere quanto MALE si muove.

    SIGNORINA EZRA, avevo un qm point anche per te ma l'ha rubato Adonavan. O forse il doge. O forse lo ha fatto sparire la Quinta.
    Cristo, se ne hai di nemici.
  13. .

    sulle tracce del lupo,
    decima parte

    « Novità? Io ne ho un bel po'... »
    L'ex sicario ascolta con attenzione Dar'yana mentre riassume la sua conversazione con un certo Robin e la bambina sottolinea più di una volta di doversi recare nel Suhayl per scovare il lupacchiotto. Non si asp-ettava che gli riferisse tutto quanto così tanto facilmente in verità. Credeva avrebbe dovuto spararle nelle ginocchia per farla parlare. Be', torturare una bambina non è qualcosa che lo ecciti particolarmente.
    « Oh, sei più collaborativa di quanto pensassi: mi aspettavo tenessi tutto per te. Be', ora che so tutto qu-ello che c'è da sapere, non mi resta che stanare il lupetto ».
    « Se non mi servisse il tuo aiuto sarei già partita lasciandoti qui, te l'assicuro. E poi, ci sei già tu a occu-pare il posto di chi tiene tutto per sé… Vero? »
    La smorfia sul viso di Dar'yana fa finta di non notarla, ché tanto non gli interessa del disappunto altrui, non gli è mai interessato - e in parte è anche per questo che l'hanno ucciso. La morte può cambiare mol-te persone, ma non lui. Del resto per quale ragione avrebbe dovuto? Se è riuscito a scampare alla sua fi-ne è soltanto perché è stato sé stesso fino in fondo.
    « Un gentiluomo ha da tenere dei segreti, non te lo hanno mai detto? » poi piega la braccia a tira un po' indietro la testa a voler evidenziare ciò sia ovvio, « Nulla d'importante per cacciare il lupetto in ogni caso, e non avevo assolutamente idea che tu avessi intenzione di proseguire insieme a me » calcando sul fatto che la sua proposta di lavorare insieme è del tutto inaspettata, « Sappi però che non sono una persona a cui piace spartire » ma che almeno è onesta qualcuno potrebbe aggiungere.
    La ragazzina starnazza sullo spartire onere e onori e un altro mucchio di parole; Rose tira un lungo, lun-ghissimo, sospiro esasperato. Sarebbe stato un lungo viaggio, quello fino alle foreste orientali.
    « Forza andiamo - e ricordami di sparare nei calcagni di Cappuccetto Rosso se lo vediamo ».
    ROSE WALDEGRAVE:
    SALUTE 40 · ENERGIA 24 · STRESS 0

    ARTIGIANATO 7 (6) · NATURA 2 · CARISMA 6
    INFLUENZA 7
    RIFLESSI 3 · TEMPRA 3 · VOLONTÀ 3

    Specializzazioni:
    1. artificeria, artigianato.
    2. intimorire, carisma.

    Abilità passive:
    1. ispirazione: +3 pt. a salute o energia ogni 15 danni inflitti.
    2. testardo: se usa azioni di una sola competenza e classe di difesa, +1 a comp. e RTV (non attivo).
    3. ferocia: +1 attacco, -1 RTV (non attivo).

    Legami:
    //

    Equipaggiamento:

    ~ LEFT ARM OF THE DEVIL:
    1. equip. offensivo.
    2. scala su artigianato, attacca su tempra.
    3. attacco ampio superiore (o) ii.
    4. arma superiore i, artigianato.
    5. nascosto: si tratta del braccio sinistro di Rose.



    Edited by Neéro - 5/3/2024, 21:54
  14. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 9/1/2024, 20:46) 

    Sorpassate il gran numero di manovali, ormai pesti e sconfitti, ammucchiati dinnanzi all'entrata del Labirinto, e riuscite ad entrare, giusto prima che un cazzottone della proprietaria scaraventi fuori dalla porta un ennesimo umano che aveva tentato di farsi strada con la forza. Vedete Cowleen sbuffare, irata, per poi ritirarsi oltre la porta di ferro da voi attraversata in precedenza, che sbatte violentemente, facendo saltare dallo spavento numerosi degli astanti e dei camerieri...
    la minotaura di certo non è volenterosa di parlare al momento, ma voi avete di cui discutere.

    Almeno una di voi, alla fin fine, è sulle tracce del lupo.



    E ci siamo, siore e siora, siam giunti all'ultimo post :blobuwu: Interagite pure tra voi, anche in supporto se voleste andare di botta e risposta nel discorso, e riportate pure il tutto in post.
    La scadenza si attesta a mezzanotte del 17/01.


    Edited by Neéro - 4/3/2024, 18:26
  15. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 10/12/2023, 21:42) 

    La via del ritorno, sulla strada per il Labirinto, va liscia come l'olio: nessuno vi ha riconosciuto, nessuno si è azzardato a fermarvi, siete passate del tutto in sordina; potete notare, sul vostro medesimo percorso, dei volti già visti nel cantiere navale, manovali armati di qualsiasi attrezzo che vi superano senza degnarvi di un singolo sguardo, diretti verso la locanda in una corsa forsennata. Forse conseguenza delle vostre azioni? Forse no? Non attendete molto per scoprirlo, una volta giunti dinnanzi alla taverna di Cowleen.
    Non fate neanche in tempo ad arrivare nelle vicinanze del Labirinto, che già potete udir grida di dolore, e la scena che vi si palesa di fronte è tragicomica: a turno, potete vedere i marinai a voi noti entrare nel locale, solo per poi venir scaraventati fuori dal medesimo ingresso, ruzzolando a terra con violenza, salutati, una volta lanciati fuori, da Morpheus. "Mi dispiace signori, ma la violenza qui, al di fuori degli spazi designati, non è tollerata", dice il ragazzino ai lavoratori del porto, "Il signor Rouge ha lasciato il Labirinto da diverso tempo, e non è più qui, vi chiederei di cessare le ostilità", chiede lui in tono gentile. La vostra scappata sulla nave ha causato un gran scompiglio, e la colpa è ricaduta sulle spalle di Cameron Rouge nella vendetta ideata da Rose... di tale ritorsione, però, si fanno carico anche i marinai da voi attaccati, di cui uno in particolare, armato di remo, cerca di colpire Morpheus in un atto di furia. Scelta sbagliata.
    Un'aura color zaffiro avvolge le mani del ragazzo dagli occhi blu, e, prima di venir colpito, riesce a toccare il marinaio: basta un attimo, un singolo tocco, ed ecco che l'uomo crolla al suolo, addormentato. "Qui al Labirinto siamo tutti competenti nel sedare clienti iracondi", sentenzia il giovine, con un gentile sorriso sul volto, "Vi invito quindi nuovamente a fermarvi: non stiamo nascondendo nessuno, né ci interessa. Ma se proprio volete continuare a pensarla come volete, non lasceremo di certo che ci mettiate tutto a soqquadro senza reagire", e si avvia verso la porta. Ha giusto il tempo di aprirla, che un ennesimo marinaio viene scaraventato fuori passandogli a pochi centimetri dal viso, prima di passar l'ingresso e sparire oltre la porta della locanda.
    Uno spettacolo surreale, quello che vi si pone dinnanzi, ma che a nulla serve, invero, se non a mostrarvi il risultato del vostro scaricabarile lanciato sul nuovo Cappuccetto Rosso.
    No, son altri i motivi per cui siete tornate in quel posto, e tali motivi non vi fanno attendere per mostrarsi. Una luce viene riflessa negli occhi di Dar'yana, accecandola per un secondo, ed ecco che questa, seguendone la fonte, vedrà il suo contatto: Robin, con un pugnale impugnato nella mano guantata, si trova in un vicolo in penombra alla sinistra del locale; dopo aver riflesso quel poco di luce solare che gli arrivava nel viso della tovisiana, per mezzo della sua arma, le fa cenno col capo di seguirlo, e si inoltra nel vicolo, pronto ad incontrare di persona la gelida.
    D'altro canto, è differente la situazione di Rose: la spada, durante tutto il tragitto verso il Labirinto, non è stata ferma per un singolo secondo; la rossa l'ha potuta sentir tirare, seppur non abbastanza forte da scapparle di mano, in direzione della locanda, e, giunta di fronte alla taverna, la lama ha cercato di divincolarsi e liberarsi dalla presa, senza successo. Se dapprima la mercenaria potesse sentir l'arma tirare in qualsiasi direzione, alla ricerca della pura e semplice libertà, a seguito del ritiro di Morpheus la sente placarsi: si ferma, la spada incantata, come calmatasi tutta d'un tratto, prima che questa si lanci in un nuovo strattone, a tutta forza, direzionato dietro a Rose.
    Lo strattone è il più forte che l'arma bianca abbia tirato sin a quel frangente, ed ecco che, proveniente dalla direzione indicata dalla spada, una voce femminile prende parola: "Non sei la ragazza a cui ho chiesto di recuperare ciò che è mio", commenta, "Ma ricordo di averti visto con lei, e beh, hai ripreso la mia spada"; girandosi Rose avrebbe potuto vedere la proprietaria della voce, Caterina, a braccia incrociate e con un beffardo sorriso stampato sulle labbra.
    Estende la mano destra verso Rose, a palmo aperto, ed ecco che riprende: "I patti sono patti alla fin fine, e personalmente non ho problemi a sostenere la mia parte dell'accordo, finché questo venga mantenuto anche se non da colei con cui ho contrattato. Ridammi la mia arma, e ti dirò volentieri ciò che so".
    E lì attende, la mano protesa a voler riprendere il maltolto, mentre la lama tira, quasi fremente, in direzione della sua proprietaria, non vedendo l'ora di ricongiungersi a lei.


    Siamo ormai in dirittura d'arrivo :blobuwu: Procedete pure un supporto, visto che di discussioni con Robin e Caterina ne avrete molto probabilmente da fare :blobpopsicle:
    La scadenza si attesta a mezzanotte del 18/12 :blobcatsurprised:


    Edited by Neéro - 1/3/2024, 12:00
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